Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz, riceve il vaccino anticovid dagli infermieri Nuova Sair
Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz e Testimone della Memoria, ha ricevuto il vaccino al Campus Biomedico. A somministrarglielo è stato uno degli infermieri Nuova Sair impiegati nella campagna vaccinale.
Le parole di Sami Modiano dopo aver ricevuto il farmaco anticovid ci emozionano e ci riempiono di gratitudine e di orgoglio.
«Sono grato agli infermieri e ai dottori che mi hanno vaccinato – ha dichiarato Sami -. Oggi mi sono stupito di tanta gentilezza, non mi aspettavo tutta questa attenzione. Siamo stati ricevuti con grande cortesia e affetto. È stato un momento molto bello. E la cosa più significativa è che quest’accoglienza è stata riservata a tutti, non solo a noi. Le sensazioni sono molto positive. Per battere il virus ci vorrà del tempo. Ma con questo spirito ce la faremo. Fare il vaccino – ha concluso – è necessario per noi e per gli altri, specialmente alla nostra età».
L’incontro con Sami e sua moglie Selma è avvenuto nel giorno di apertura della campagna vaccinale agli over 80, lunedì 18 gennaio, nella quale sono impegnati anche gli infermieri della nostra cooperativa. La giornata si è svolta alla presenza del presidente della regione Nicola Zingaretti, dell’assessore alla sanità D’Amato, della presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, accolti dal Presidente Felice Barela e dal Direttore Generale del Policlinico Paolo Sormani.
Una giornata storica, sentita profondamente da tutti i nostri infermieri che, con il loro impegno e attraverso il lavoro quotidiano, contribuiscono a portare avanti la battaglia contro il Covid e a tutelare la salute delle persone, a partire dagli anziani e dalle fasce più deboli della popolazione.