Affido Familiare Roma
Vuoi aiutare un bambino o una bambina la cui famiglia ha bisogno di un sostegno temporaneo? Con l’affidamento familiare, insieme possiamo costruire il suo futuro.
L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto, rivolto a minori di famiglie in difficoltà. Anche un breve periodo in un ambiente amorevole e sicuro può fare una differenza significativa nella vita di un bambino o di una bambina.
Non è un’adozione, ma è un percorso finalizzato al rientro del bambino o della bambina nella propria famiglia. I Servizi territoriali, infatti, supportano sempre la famiglia d’origine affinché si impegnino in un percorso per il superamento delle difficoltà.
Le famiglie che decidono di accogliere un minore intraprendono un bellissimo viaggio di amore e generosità, durante il quale sono affiancate e sostenute dai professionisti del “Centro per l’Affido e l’Adozione” del Comune di Roma, in collaborazione con gli operatori di Nuova Sair.
Se sei residente nel Comune di Roma, per avere maggiori informazioni sull’affido temporaneo puoi rivolgerti a:
– Numero Verde: 800 537 905, da lunedì a venerdì: 9:00 – 13:00
– Mail: centroaffidoadozioni.dipsociale@comune.roma.it
Ti accoglierà un’équipe di professionisti, psicologi e assistenti sociali, per fornirti tutte le informazioni e accompagnarti in un percorso di orientamento e sostegno.
Se non sei residente nel Comune di Roma, contatta il Servizio di Segretariato Sociale/P.U.A. del tuo Municipio.
Quanto dura l’affido familiare?
La legge italiana (art. 4 della legge 184/83) prevede una durata massima di affido di 24 mesi ed è prorogabile, dal Tribunale per i minorenni, qualora la sospensione dell’affidamento rechi pregiudizio al minore.
Quante tipologie di affido esistono?
L’affidamento può essere:
- Consensuale (disposto dal servizio sociale, previo consenso manifestato dai genitori naturali e reso esecutivo dal Giudice Tutelare) o Giudiziale (disposto dal Tribunale per i Minorenni)
- Intra familiare o Etero familiare: se il nucleo accogliente appartiene alla famiglia di origine o è esterno
- Part time o Full time
- Diurno o Residenziale
Chi può accogliere un bambino o una bambina in affido?
Per diventare famiglie affidatarie non esistono vincoli a priori, né è necessario possedere specifici requisiti oggettivi (età, istruzione, reddito).
Possono, quindi, diventare famiglie affidatarie:
- Coppie con o senza figli
- Sposati o conviventi
- Persone single
Chi sono i minori stranieri non accompagnati (MSNA)?
I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) sono minori che arrivano in Italia da soli, senza genitori o altri adulti di riferimento. Provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea, hanno spesso un bagaglio di vita pesante alle loro spalle.
Una volta arrivati in Italia, si trovano ad affrontare difficoltà concrete e sfide importanti, anche relative all’integrazione culturale e sociale, decisive per la loro crescita e per il loro futuro: l’identificazione di un riferimento affettivo, la creazione di una rete di sostegno, l’apprendimento della lingua, l’inserimento scolastico e lavorativo….
Accoglierli in affido temporaneo, permettergli di raggiungere una piena e serena inclusione sociale, sentendosi parte attiva e responsabile della comunità territoriale, è la mission del sistema di accoglienza per i Minori Stranieri Non Accompagnati.
Chi è coinvolto in un affido familiare?
Il progetto di accoglienza in una famiglia affidataria si fonda sulla collaborazione di varie figure, che insieme operano per la tutela e il bene del minore.
I principali “attori” sono: l’Autorità Giudiziaria, il Tutore, i Servizi Sociali territorialmente competenti, i Servizi sanitari, il minore, la famiglia di origine e la famiglia affidataria, le Associazioni del Terzo Settore e altre eventuali figure.
Tutti collaborano insieme per garantire ai bambini e alle bambine la possibilità di crescere serenamente e per sostenere le famiglie di origine nel superare la situazione di difficoltà.
Come prepararsi al momento dell’accoglienza?
Aprire le porte a un bambino o una bambina in difficoltà ci conduce in un viaggio di crescita e di scoperta, da affrontare con consapevolezza.
Anche il momento dell’accoglienza iniziale è un passaggio fondamentale, al quale arrivare correttamente preparati. Per questo, aiutiamo le future famiglie e genitori affidatari con un percorso teorico- esperenziale attraverso il quale informarsi e formarsi rispetto all’intero progetto dell’accoglienza
Come garantire la continuità affettiva nel momento della separazione?
Il legame affettivo costruito tra il minore e la famiglia affidataria non termina con la conclusione dell’affido.
Infatti, il ruolo degli affidatari viene valorizzato e viene tutelata la continuità affettiva secondo la legge 173/2015, per garantire il perdurare delle relazioni positive costruite.
Anche per questo, la chiusura del progetto di affido prevede una fase di transizione preparata per tempo e una successiva attività di sostegno.
Come come gestire i rapporti con la famiglia di origine?
Obiettivo dell’affido temporaneo è tutelare la crescita e il benessere del minore e supportare la famiglia di origine affinché possa superare, quando possibile, le condizioni di fragilità che hanno causato l’allontanamento del minore dalla propria famiglia.
Per questo, i genitori affidatari devono mantenere i contatti con la famiglia di origine, rispettando e favorendo le relazioni e il legame affettivo, con il supporto e la guida del servizio dipartimentale e dei servizi territoriali, che monitorano e sostengono costantemente il progetto di affido.
Quali sono i sostegni economici previsti per le famiglie affidatarie?
Per coloro che decidono di intraprendere un percorso di Affido familiare e quindi di accogliere temporaneamente un minore in difficoltà, la normativa attuale prevede un sostegno economico, come forma di supporto alla famiglia affidataria per l’aumento delle esigenze del nucleo familiare.
Si tratta di un contributo fisso mensile, indipendentemente dal reddito familiare, erogato dal Municipio competente alla predisposizione del Progetto di Affido familiare che, tendenzialmente, coincide con il Municipio di residenza della famiglia di origine, a cui si aggiunge, in caso di necessità, un rimborso per le spese straordinarie.
Inoltre, le famiglie affidatarie beneficiano anche, in base alla legge sul sostegno alla maternità e alla paternità e alla legge sul “Diritto del minore ad una famiglia”, degli stessi diritti dei genitori naturali riguardo ai congedi di maternità, paternità e parentali.